Si apre la bella stagione e sorge spontanea la voglia di passare il tempo all’aria aperta. Avere un balcone o un giardino curato significa sfruttare a pieno le potenzialità della casa. Per partire col piede giusto bisogna scegliere il pavimento per esterno migliore.
Quando dico “il migliore” intendo a seconda del caso, della posizione e della funzione, infatti sul mercato esistono più soluzioni valide.
In questo post ho raccolto le caratteristiche da valutare e tenere in considerazione quando si sceglie il pavimento per esterno per il proprio giardino, terrazzo o balcone.
A tutti gli effetti il giardino è un’estensione della casa e per questo va valorizzato, partendo dal pavimento giusto
1 | Grip - Resistenza Antiscivolo
La caratteristica fondamentale per un pavimento da esterno è la struttura superficiale antiscivolo. La finitura può essere più materica tipo effetto pietra a spacco oppure tramata con delle incisioni che creano un motivo superficiale che migliora la tenuta e può essere anche apparentemente liscia ma presentare un grip potenziato rispetto ai pavimenti da interno.
Sulla scheda tecnica di un pavimento per esterno dobbiamo leggere il valore R10 per superfici coperte, come balconi, terrazzi e R11 per camminamenti scoperti o superfici spesso bagnate come un bordo piscina.
2 | Spessore e supporto
Quando si progetta la pavimentazione esterna bisogna pensare alle quote ispetto all’interno. Ci sono situazioni di complanarità dove la pavimentazione continua con un gradino di 3/4cm tra interno ed esterno. E poi ci sono casi in cui l’outdoor è più basso qu qualche gradino rispetto all’interno. Esistono svariate soluzioni. Quando il pavimento viene posato su una superficie liscia può avere uno spessore che varia dagli 8mm fino ai 40mm. Se si tratta di gres per esterno lo spessore è di 8/9mm quando il pavimento viene incollato su una superficie pedonale e liscia, mentre si passa a un 20mm per superfici carrabili o pavimento appoggiato su prato, sabbia o ghiaia.
Piastrelloni in cemento o graniglia possono avere uno spessore fino a 4omm e possono essere incollati o usati in appoggio per creare un camminamento nel prato per esempio.
Per pavimenti in pietra naturale che siano stabili e durevoli nel tempo lo spessore si aggira intorno ai 20mm.
Infine abbiamo la soluzione del decking. si tratta di una pavimentazione con posa sopraelevata realizzata in legno composito. Le doghe o i listelli vengono fissati su una sottostruttura drenante, l’altezza del supporto può variare e va studiata con il posatore per scegliere la soluzione migliore a seconda del caso.
3 | Estetica
Esistono tante proposte sul mercato e sarebbe impossibile analizzarle tutte. In più quando si parla di estetica entra in gioco un aspetto personale di gusto. Quindi ho pensato di concentrare l’attenzione su due prodotti versatili e di tendenza. Gres (un evergreen) e decking.
Parto da quest’ultimo. Il WPC o legno composito è un materiale che unisce l’estetica del legno alle proprietà tecniche dei polimeri. Questa è il suo punto di forza. Infatti permette di creare continuità interno esterno soprattutto per gli amanti del legno.
Il formato è in doghe, listoni o quadrotte e come ho detto viene posato du una sotto-struttura che può avere altezze diverse. L’innovazione tecnologica ha anche migliorato i sistemi di fissaggio infatti comunemente viene ancorato alla struttura con delle clip che esternamente risultano nascoste. Un punto in più per quanto riguarda l’estetica.
Alternativa molto popolare è sempre il gres. Esistono sul mercato tante qualità differenti (e relativi prezzi) ed è facile intuire perché sia così diffuso. Esistono tante opzioni a livello estetico di finitura. Tra le opzioni che preferisco quelle che imitano la pietra naturale perché mi danno il senso di integrarsi con armonia nel contesto esterno e di sposare la naturalezza del contesto come farebbe la vera pietra.
Di grande tendenza il ceppo e i granigliati in generale. Il concetto è quello di ritrovare il bello nell’imperfezione in quanto estetica naturale. Personalmente amo molto questo trend, non solo per gli esterni.
4 | Caratteristiche generali
Oltre alle caratteristiche viste in primo piano ci sono altre prestazioni che vanno considerate. All’esterno è consigliato un prodotto impermeabile che sia resistente al gelo e che abbia una bassa propensione alla formazione di muffe.
Il pavimento per esterno deve avere una certa stabilità – sia agli sbalzi di temperatura che alle variazioni cromatiche, ossia non deve variare colore nel tempo. Il decking sulla stabilità è meno performante rispetto al gres, infatti per la posa bisogna considerare degli spazi minimi per la dilatazione del materiale seguendo le precise istruzioni presenti sulla scheda tecnica. Allo stesso modo va protetto (meno rispetto a quanto serve per il legno però va fatto perché il WPC duri nel tempo). Infatti periodicamente alcuni tipi di pavimento potrebbero aver bisogno di essere ravvivati o ripristinati.
In ultimo collegandomi a questo punti mi sento di consigliare un prodotto che richieda poca manutenzione e che abbia per sua natura una notevole durabilità.
– Fine –
Inserisci la mail per iscriverti alla newsletter e ricevere bonus, novità e dietro le quinte